giovedì 12 febbraio 2015

ok il prezzo è giustooooo

Ho un po' d'ansia quando devo dare un prezzo a ciò che faccio... eh sì, perchè ok la poesia nell'handmade, nel creare, la filosofia che c'è dietro, che mi muove... ma poi ciò che faccio dovrei (vorrei) venderlo... della serie poesia e filosofia non pagano le bollette (oggi mi sento molto pragmatica, sensazione che forse non ricapiterà nei prossimi 50 anni).

Cerchi in rete (ormai per qualsiasi cosa) e trovi due scuole di pensiero:

La prima: vendo i miei "lavoretti"... allora, parliamone,  a meno che tu non abbia sei anni cancella immediatamente la parola "lavoretto" dal tuo vocabolario... se lo dici ad un maker rischi seriamente di ritrovarti un qualsiasi tool appuntito (fa più figo dire tool invece che utensile, e indicizza meglio il blog nei paesi anglofoni) in qualche organo vitale. Se sei un maker dovresti prenderti a pizze da solo (ecco, questo è l'unico consiglio DIY- do it youself -che troverai in questo blog).
Chiaramente chiamando lavoretti i tuoi lavori già li sminuisci (quindi facendolo tu in partenza, vorresti poi che gli altri vedessero in ciò che fai qualcosa di grandioso?)... poi li prezzi... 3 euro... 5 euro.. 10 euro...
Allora le cose sono due: o ciò che fai non è davvero artigianale (e qui partirebbe tutto un altro discorso, ma oggi oltre che pragmatica mi sento anche clemente e quindi lo rimando a data da definirsi), oppure i tuoi lavori li stai svendendo.. magari venderai due pezzi in più, ma rimarrai bloccata là.

La seconda: (in sintesi) calcola materie prime e costo lavoro (quindi sempre in sintesi il tempo che impieghi per realizzarlo)
Questa sicuramente è migliore della prima (d'altronde anche un pugno in un occhio lo sarebbe), se applichi però delle considerazioni:

1- l'oggetto lo hai ideato tu? Questo naturalmente DEVE influire sul prezzo finale
2- l'oggetto rimarrà un pezzo unico? Questo naturalmente DEVE influire sul prezzo
3- aspetti invisibili agli occhi ma essenziali (parafrasando Antoine de Saint Exupery) che influiscono sul prezzo finale. Se chi mi legge fa a mano, credo possa già capire cosa intendo. Ci sono oggetti che fai, la materia prima può essere la stessa circa di un altro oggetto, il tempo impiegato a realizzarlo uguale a quello di un altro, eppure tu sai che "vale" più dell'altro.

Nessuno ti potrà dire quanto vale un oggetto che crei.
Nessuno ti potrà dare formule universalmente valide per calcolare il prezzo che dovresti applicare.

Nessuna regola valida per il business in generale calza a pennello con il fare a mano, bisogna sempre saperla adattare con intelligenza e rispetto per quello che mettiamo di noi nel nostro lavoro.










1 commento:

  1. Già, il prezzo è una componente difficilissima da stabilire! Soprattutto perché molti non capiscono affatto cosa ci sia dietro un oggetto veramente fatto a mano... sai cosa? ho deciso di fregarmene di questo genere di persone. Il tempo mi darà ragione...

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