mercoledì 25 febbraio 2015

aiutoo!! questo blog parlaaa!!!

Avrete fatto caso che da qualche giorno il mio blog parla, ovvero che è possibile ascoltare il contenuto dei post cliccando sul pulsante sotto al titolo.

Ora, non intendo scrivere un post su ogni funzionalità che aggiungerò a questo mio contenitore di pensieri, ma questa è diversa, perchè riguarda qualcosa che mi sta molto a cuore.

Figlia #1 ha ormai 13 anni ed ha un potere magico, a volte le parole escono dalla pagina e svolazzano davanti ai suoi occhi, per questo si stanca a leggere troppo oppure non riesce.

L' ho avuta presto, malgrado ciò non sono stata la madre casinista che tutti si aspettavano che sarei stata (almeno non del tutto), non avevo mai provato un amore così... l'avrei guardata per ore mentre dormiva, mi sentivo male dalle risate con lei, giocavamo, disegnavamo, eravamo specialiste di pijama party improvvisati solo per mangiare schifezze davanti alla tv... insomma ce la spassavamo alla grande!

Il primo anno delle elementari tutto è cambiato, se ripenso a quel periodo devo ammettere che provo ancora ansia, la tensione che c'era tra di noi era palpabile, quella sensazione di inadeguatezza che mi sovrastava, adesso capisco che la provava anche lei, forse anche più di me.

Primo giorno di scuola, classica foto con il grembiule e quello zaino enorme sulle spalle, un sorriso come di una che sta per partire per un viaggio intorno al mondo, negli occhi l'ebbrezza dell'ignoto.

Io ho la nausea, un pò l'emozione, un pò perchè sono incinta per la seconda volta e a giorni partorirò.

In macchina e per tutto il tragitto in piedi cantiamo una canzone inventata da me, certe volte dovrei ricordare che la mia vita non è un musical e smetterla di trasformare gli avvenimenti salienti in filastrocche ritmate.. comunque cantavamo:

"noi siamo le più brave
della scuola elementare"

messa così non è un granchè, dovevate sentirci, la facevamo in vari stili... comunque, arriviamo al cancello, tutti i bambini stanno aspettando di essere chiamati, tocca anche a lei, prima di entrare si gira e mi sorride, io penso che le si aprirà un mondo...

Qui devo fare un excursus... io sono, e sono sempre stata, una fanatica dei libri e della lettura, ero capace di leggere e scrivere già a 5 anni, a 8 componevo brevi racconti (non capolavori, ma per dire che mi appassionava davvero), a 11 ho divorato "Guerra e Pace" in una settimana e poi l'ho iniziato di nuovo perchè mi dispiaceva che fosse finito.... quindi come tutte le madri del mondo (o quasi) sono caduta sull'errore più banale che potessi fare: pensare che mia figlia sarebbe stata come me.
Ho pensato che sarebbe andata bene a scuola e con facilità, che avrebbe cominciato a leggere e si sarebbe innamorata della lettura.

Dopo una settimana partorisco figlio #2, mia figlia torna da scuola e non vuole raccontarmi nulla, in un vortice di ormoni impazziti e allucinazioni dovute alla mastite, non do peso al suo silenzio, non noto neanche subito quel sorriso che comincia a smorzarsi.

Quando finalmente torno alla realtà, mi accorgo che nel frattempo qualcosa di mostruoso sta accadendo... mia figlia è stupida, le maestre dicono che ha la testa tra le nuvole, ma io la vedo, fissa con lo sguardo su quel libro, aggrotta le sopracciglia, ci prova ma non ci riesce, poi mi dice "mi sento male" e io penso che sia una scusa, invece comincia a vomitare.

Tutto quello che succede da quell'istante è confuso nella mia mente, io che comincio a scrivere le cose per lei, dovrebbe solo ricopiare ma non riesce a fare neanche quello, l'alfabeto questo sconosciuto, non ricorda neanche la sequenza dei giorni della settimana (ma non dovrebbe già saperli? ho sbagliato tutto, mannaggia a me ho pensato solo ai  pijama party)... io che la prendo in braccio e lei scalcia e urla che a scuola non ci vuole andare, scrivere la stessa parola per venti volte, per poi riscriverla il giorno dopo ancora male, noi che non andiamo oltre al 2x2 che fa 4...

Finchè un giorno sto sistemando la libreria e mi capita per le mani un libro, è la mitologia per bambini, glielo leggevo sempre e lei ricordava a memoria tutti i miti... è tanto che non le leggo nulla, dopo i compiti e lo stress che ci procurano non ho voglia di fare nulla, in più il mio secondogenito dorme poco e la primavera è alle porte.

Lo apro e mi viene in mente tutto ciò che facevamo prima, i ricordi si affastellano e io giungo ad una conclusione: mia figlia è la persona più intelligente che io conosca, non è stupida, ci deve essere un'altra spiegazione.

"ci deve essere un'altra spiegazione" diventa il mio slogan, fino a diventare ossessiva, nessuno in famiglia vuole più affrontare l'argomento con me, chi è tanto temerario da farlo mi guarda un pò impietosito, come a dire "proprio non vuole arrendersi all'evidenza di avere una figlia somara". Mi metto alla ricerca su internet....

Arriviamo in ospedale mezz'ora prima, il day hospital è fissato alle 8, da tanto tempo, forse da quel primo giorno di scuola, non siamo così felici.

Io le ho detto "andiamo da un medico a vedere se il motivo per cui non riesci a leggere è che sei dislessica"

"cosa vuol dire?"

"Che il tuo cervello funziona in un modo meraviglioso ed unico, ma siccome nessuno è perfetto, dovevi avere un difetto e tu non sai leggere"

Il giorno dopo abbiamo avuto la diagnosi.

Figlia #1 il prossimo anno andrà al liceo, a scuola va benissimo e nel frattempo ha scoperto di avere un talento speciale per la musica.
E' vero, figlia #1 non è e non sarà mai come me, perchè lei è unica e speciale, in tante cose è migliore di me.
Va a scuola contenta, se non riesce a fare una cosa ci ride sopra e poi riprova finchè non trova il modo in cui finalmente riesce a farla, mi ricorda ogni giorno che nulla è impossibile se lo si vuole.
Se all'inizio mi preoccupavo per lei, ora mi rendo conto che grazie alla dislessia, ha sviluppato delle qualità che sono quelle fondamentali nella vita: la caparbietà, la voglia di superare i propri limiti e di non arrendersi, l'autoironia.


Figlia #1, come tante altre persone caratterizzate da dislessia, preferisce ascoltarle le cose, piuttosto che leggerle... per questo il mio blog parla.







Se volete far parlare anche il vostro potete scaricare il widget su questo sito

http://webreader.readspeaker.com/

1 commento:

  1. Ciao Claudia,non ho ancora figli e di certo è difficile che io capisca,ma quello che scrivi mi emoziona e sono qui a leggerti con le lascrime agli occhi,grazie per averlo condiviso

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